Ripartire

Ad agosto non ho scritto nulla sul blog. Avevo bisogno di staccarmi dal mondo di Lalla’s per dedicarmi a quello di Maria Laura e ho fatto bene. Fare un lavoro in autonomia e che ci piace è meraviglioso ma allo stesso tempo può isolarci da tutto il resto e renderci succubi della nostra passione. Prendersi le ferie da soli poi è piuttosto difficile, molto meglio quando te le concede qualcuno per cui lavori. Mettere in pausa il proprio progetto, dedicarsi ad altro, non pubblicare sui social e staccare la mente del tutto è un processo che richiede una grande forza perché oggi devi essere sempre sul pezzo, e sparire, senza pubblicare nulla per un mese, è proprio quello che tutti i guru del social marketing ti dicono di non fare .

Sarà per questo che io l’ho fatto e ho scoperto che un mese senza pubblicare su Lallasdesign non ha ridotto il numero dei followers ( cosa che comunque non mi avrebbe rattristato così tanto ) anzi vi ho trovato tutti ancora lì mentre mi ha permesso di vivere senza avere di continuo il cellulare tra le mani. Adesso si riparte , quindi stay tuned !

A settembre ha riaperto lo shop online , ci trovate i modelli Lalla’s classici e qualche novità sia di monorecchini che di collane. I nuovi monorecchini dorati hanno avuto un trattamento un po’ costoso che rende la doratura duratura ( scusate il gioco di parole ) e sono disponibili anche al Lab di Arezzo. Non fateveli sfuggire, regalateveli subito!

Con l’eshop le consegne sono gratuite (senza avere Prime …) e in tempi stretti , massimo 48 ore in tutta Italia. Fatemi sapere se vi sembra chiaro e se vi servono ulteriori informazioni sui modelli, io sono a disposizione via email mll@lallasdesign.com anche per ordini personali.

Il Lab è solo aperto su appuntamento , non vedo l’ora di vedervi arrivare per provarvi una collana e poi magari uscire con l’orecchino che non avevate visto online….non tutti i Lalla’s sono sull’ e-shop è vero, le edizioni limitate non ci sono e nemmeno i pezzi che ho creato in pochi colori. Su instagram cerco di pubblicare tutto ma le mani sono due e il cervello uno e in questo mese in pentola ne bollono davvero tante tra lavoro, family…e nuovi progetti che mi appassionano e che scoprirete più avanti se mi leggerete.

Ci vediamo in giro, MLL

https://www.instagram.com/lallasdesign/

La felicità

La scuola è finita, compresi gli esami di maturità, è arrivato il caldo, i giorni sono lunghi, i girasoli invadono i campi, la lavanda sparge il suo profumo, come ogni anno è arrivata l’estate ma diversamente dagli altri anni, questa estate sono tornate in massa le lucciole!

Giorni fa siamo andati a farci una passeggiata notturna intorno a casa (breve e con calma perché sono mezza zoppa, mannaggia… ) e siamo stati letteralmente circondati da centinaia di lucciole. Da qualche parte avevo letto che ormai il cambiamento climatico le aveva fatte secche. Invece non solo ci sono, ma non ne vedevo tante così dalla fine degli anni ’70 quando con mia madre le andavamo a prendere e le mettevamo nei barattoli di vetro, non so onestamente se fosse una mezza tortura per loro ma noi ci divertivamo poi a liberarle tutte insieme in balcone dopo averle osservate svolazzare per un po’ nel barattolo.

Adesso il fatto che siano tornate mi ha messo la felicità addosso e mi ha dato la speranza che non tutto sia perduto sul pianeta Terra. Tranquilli, a sto giro, niente barattolo e niente tortura per loro, solo pura felicità di camminarci in mezzo per me!

Perché la felicità è qualcosa di indefinito, che ti fa bruciare le viscere e ti accende gli occhi e poi il viso e ti fa vivere un’intensa sensazione di benessere momentaneo ma sublime.

Ecco è quello che ho provato in mezzo alle lucciole e vi auguro di provarlo quest’ estate magari per qualcosa di altrettanto piccolo ma decisamente spettacolare che vi farà vivere il vostro attimo di felicità.

Buona Estate a tutti !

ci si vede su Instagram https://www.instagram.com/lallasdesign/ o in giro , molto meglio !

ML

Il superfluo necessario: alias Adornarsi in primis

Lo sapevate che l’uomo fin dai tempi antichissimi pensò prima ad adornarsi eppoi successivamente a vestirsi ?

Bisogna andare indietro fino al Paleolitico per risalire alle prime volte in cui abbiamo sentito l’esigenza di indossare sul corpo nudo monili che avevano un significato protettivo e spirituale. Spesso erano conchiglie, sassolini o magari zanne e denti di prede. Poi partendo dagli egiziani e passando dagli Etruschi, la lavorazione dell’oro ha portato i gioielli ad essere scelti come simbolo di prestigio e importanza all’interno della società di cui si faceva parte.

Personalmente trovo attualissima la tesi del sociologo Georg Simmel che ai primi del ‘900 scriveva : “la necessità di adornarsi nasce dal voler mettere in evidenza la propria personalità, guadagnando riconoscimento e ammirazione“. Indossare un gioiello è quindi il modo per dire qualcosa di noi agli altri , come se per mezzo dell’ornamento la nostra interiorità diventasse visibile agli occhi di tutti. Secondo Simmel tutto ciò poteva avvenire solo tramite gli ornamenti e non tramite gli abiti, perché “questi ultimi sono necessari per coprirci, sono indispensabili, mentre i gioielli sono superflui, futili e in quanto tali emanazione della nostra personalità”.

Ovviamente oggi è diverso, nel senso che anche la moda e l’abbigliamento sono espressione della nostra personalità , gli abiti non sono visti soltanto come qualcosa di funzionale a coprirci, come ai tempi di Simmel , tuttavia gli accessori non hanno perso il loro ruolo di sprigionare il nostro sentire e anzi lo fanno ancora più di prima. Infatti se scelti con attenzione secondo il nostro stato d’animo hanno il magico potere di esaltare il nostro stile differenziandoci dagli altri.

Pertanto, tutto ciò che veniva visto come superfluo diventa utile e anzi necessario per comunicare, liberamente, agli altri chi siamo restando noi stessi e indossando anche semplici jeans e t-shirt bianca insieme al gioiello che ci rappresenta.

Allora adorniamoci eppoi vestiamoci , perché solo così possiamo dire chi siamo ed essere veri, cioè Be You Be True.

Ci vediamo su Instagram o in giro … molto meglio!

ML

Per le novità segui https://www.instagram.com/lallasdesign/

Qui lo shop http://shop.lallasdesign.com

Se non trovi il Lalla’s che vuoi sullo shop scrivi a : info@lallas.it

Mamma

Oggi è la festa della mamma . E’ tardi , lo so . Volevo pubblicare prima il pezzo, ma ho fatto la mamma tutto il giorno, ora dormono e io scrivo.

Mamma, parola completa , piena , che mentre la pronunci sei costretto quasi a sorridere , che da sola è potente come un abbraccio, parola che tutti, se fortunati, abbiamo pronunciato per prima e che, se ancora più fortunati, continuiamo a pronunciare da adulti.

Mamma la parola che sento tutti i giorni quando uno dei miei tre figli mi chiama per necessità oppure la dice così a caso senza sapere perché, ma la dice , come se gli desse coraggio , gli facesse compagnia.

Mamma quella parola a cui ti abitui più che al tuo nome, con cui sei chiamata più spesso che con il tuo nome , che ti farà voltare anche quando non è te che chiamano perché quelli nei paraggi non sono i tuoi di figli.

Mamma una parola che vorrei poter dire anche oggi e che invece ho sussurrato per l’ultima volta sei anni fa in terapia intensiva , mentre la donna più importante della mia esistenza stava lasciando una vita che non era più vivibile dignitosamente.

Mamma, grazie per avermi voluta così tanto , per avermi protetta e aiutata sempre, senza di te non sarei la mamma, e soprattutto non sarei la donna libera, che sono oggi. Grazie per avermi sostenuto nelle mie scelte follemente necessarie e fuori dagli schemi di una società ancora maschilista dove non c’è posto per chi vuole fare bene la madre senza rinunciare al proprio lavoro.

Mamma, il mestiere più diffuso e difficile al mondo, per cui non c’è un manuale con le istruzioni, non ci sono scuole o università dove apprenderne i segreti. Lo svolgi ebbasta finché c’è vita.

Auguri a tutte .

ML

Non solo in Toscana

Domenica scorsa era Pasqua e come ogni seconda domenica del mese avrei dovuto pubblicare il mio pezzo qui. Credevo di farcela scrivendolo nei giorni precedenti e invece sono arrivata alla mattina di Pasqua senza nulla di scritto. Dovendo scegliere se prendermela come giornata di festa oppure mettermi a scrivere , ho scelto la prima opzione e quindi eccomi qui oggi .

Questo articolo di Aprile lo dedico a tutti quelli che ogni giorno mi seguono e commentano sulle storie di Instagram. Grazie di cuore , perché io non do nulla per scontato e soprattutto perché ogni vostro commento è per me ossigeno e mi dà la spinta nei momenti difficili quando intorno tutto rema contro. (e credetemi nell’ultimo mese è stato come avere contro tutta la flotta britannica!)

Di recente in effetti ho cercato di relazionarmi di più con voi tramite i social e ho notato che la cosa è piaciuta, per cui continuerò a farvi domande e a chiedervi anche pareri su ciò che creo. Mi raccomando interagite perché voglio rendervi partecipi dei mie progetti.

Grazie intanto per le segnalazioni dei negozi nelle vostre città dove vedreste bene i mie pezzi, forse vi è suonato strano ma io credo nelle persone e se siete qui a leggere e mi seguite, vuol dire che quello che faccio vi piace quindi potete pure darmi un consiglio. Sono infatti arrivata al punto in cui vorrei esportare fuori dalla Toscana le Lalla’s e dato che voi siete in tutta Italia , penso sia stata un’ottima idea coinvolgervi. Dettaglio importante , se la boutique da voi segnalata diventerà un mio cliente, vi manderò un codice regalo e potrete usarlo sull’eshop.

Per quelle boutique che mi hanno chiesto le Lalla’s in conto vendita , mi dispiace ma non credo nel conto vendita, credo sia solo un escamotage dei negozi per non rischiare nulla decidendo di esporre un nuovo prodotto senza acquistarlo e allo stesso tempo sia poco rispettoso del lavoro che c’è dietro a quel prodotto. Sarebbe come andare dal medico per una cura e dirgli che lo paghiamo solo se la cura funziona. Quale medico accetterebbe ?

Quindi , in attesa di trovare le boutiques o concept stores che hanno il coraggio di investire nella mia creatività , io procedo come sempre. Avete visto i nuovi orecchini in vetro di Murano ? Come sapete sull’e-shop sono disponibili pochi pezzi per colore dato che non produco in serie per evitare sprechi. Fateci un giro.

Infine vi ricordo che i Lalla’s sono fatti tutti in Toscana, montati a mano, con materiali e componenti selezionati della migliore qualità italiana. Vi sono consegnati nel loro packaging logato in cotone 100% , ogni pezzo porta con sé il lavoro di varie mani e il tempo per crearne lentamente uno alla volta. Chi li acquista sostiene l ‘artigianato italiano di qualità e se non lo facciamo noi italiani , non lo faranno certo gli altri !

Ci vediamo su Instagram o magari dal vivo in giro o al Lab , bacio . ML

dav

Marzo , il mio mese preferito

Come sempre avevo pensato a un argomento per questo pezzo di marzo , il mese delle donne oltre che il mio, che son nata il primo e volevo dedicarlo a noi, alla nostra libertà.

La libertà senza condizioni, libertà di essere, di fare, di pensare e di dire la nostra. La libertà che dovrebbe essere oggettiva ma poi è soggettiva e cambia a seconda del luogo dove ci troviamo perché come sempre siamo condizionati dagli altri o dalle usanze e tradizioni o dalle mode e dalla società dove viviamo o dalle paure reali e immaginarie.

Volevo scrivere della libertà che in Italia c’è sulla carta ma poi penso sia limitata nei fatti, perché molte donne si limitano da sole, prima ancora di provarci. Altre volte è riconosciuta a parole come diritto ma, poi sul posto di lavoro, se per caso resti incinta e pensi di usufruire del tuo diritto di stare a casa, te la fanno pagare quando torni perché trovi un tizio seduto alla tua ex scrivania e tu sei relegata ad un altro lavoro che ti fa così schifo da licenziarti.

Volevo scrivere della libertà di essere mamma e allo stesso tempo inseguire una passione lavorativa , libertà che poi va a sbattere sempre sulla stessa domanda : come cazzo fai a conciliare lavoro e famiglia? ( e la risposta sarebbe, nello stesso modo in cui li concilia l’ uomo!)

Volevo scrivere della libertà di vivere da sole , inseguendo un sogno, una passione e non necessariamente un marito.

Volevo scrivere che ci pensiamo libere, libere di essere chi e cosa vogliamo ma se per caso sei poco poco figa, devi dimostrare di essere tanto tanto capace per meritarti lo stesso stipendio di un uomo che fa il tuo lavoro essendo solo capace.

Insomma volevo scrivere che ci pensiamo libere ma lo siamo a delle condizioni, solo se ci adattiamo e ci riorganizziamo ogni volta che, per difendere la nostra libertà, abbiamo dovuto mollare qualcosa.

Volevo scrivere tutto ciò poi, però, qualcuno ha scritto “pensati libera” su una stola a Sanremo. Allora magari io mi sbaglio e basta pensarsi libera per esserlo davvero in questo paese. O no?

Ci vediamo a Pasqua. ML

Chic, sicuri e leggeri.

Non ho mai pensato che la moda “classica”, quella chic, fosse morta. Certo, quella degli ultimi anni l’ha snobbata volutamente, credendosi innovativa, moderna, democratica . Invece, come si è visto nelle ultime passerelle, il classico chic è più vivo che mai.

Infatti personalmente credo che lo chic , non sia mai andato fuori moda, lo chic vero, cioè non volgare ed opulento , non eccessivo e per forza irrispettoso, non abbondante e volutamente stuccoso. Perché chic è tutto il classico che naturalmente ti fa essere te stesso .

“Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è vestita impeccabilmente si nota la donna” diceva Coco Chanel , ecco cosa significa essere chic, riuscire a farsi ricordare per chi siamo e non per cosa indossiamo e sarà così se abbiamo scelto e combinato bene abito e accessori, dopo aver tolto il superfluo e l’inutile.

Credo che siamo nel momento storico giusto per dare valore all’essenziale che ci veste, basta con gli stilisti che vogliono stupirci e ostinatamente trascinarci fuori dalla nostra confort zone . Chi l’ha detto che dobbiamo starne fuori ?

E quindi perché non riportare in auge quei capi classici e ben fatti che spesso stanno chiusi in soffitte o armadi dimenticati, quei capi che i nostri genitori mettevano negli anni 60, 70, 80?

In questo periodo di certezze volatili e di ansia palpabile, il vecchio ci darebbe sicurezza e ci riporterebbe nella nostra confort zone dove la maggioranza di noi alla fine vuole stare . Tiriamo fuori gli abiti dal buio, quelli che non abbiamo mai gettato via perché sono stati fatti con tessuti di qualità , perché sono stati cuciti a mano, perché hanno i bottoni in madreperla vera e perché sembrano nuovi dopo decenni. Quindi ridiamo vita ai vestiti di nostra madre , o alle giacche di nostro padre , oppure a qualcosa di nostro dimenticato da anni. Lasciamo che il vecchio diventi nuovo solo con piccoli ritocchi e riportiamolo alla luce abbinandolo ad un accessorio e ad un gioiello moderno perché oltre che di sicurezza c’è un gran bisogno di leggerezza là fuori e dentro di noi.

Sulla mia pagina Instagram ho già pubblicato alcune foto dove indosso capi appartenuti ai miei, non lo so, magari è perché sono un’inguaribile romantica, ma quando indosso una maglia di mia madre o il cappotto di mio padre io mi sento al sicuro e, con uno dei miei Lalla’s al collo, pure leggera !

E voi , ne avete di classici nell’armadio ?

Le cose sospese.

Esattamente un anno fa , nel mio pezzo di gennaio , auguravo a tutti che il 2022 portasse luce e libertà dopo due anni bui fatti di divieti e restrizioni che ci hanno messo alla prova prima di tutto con noi stessi.

Allora com’ è andata ? vi siete riappropriati della vostra libertà , vi siete liberati delle cose sospese o ve le state trainando dietro ? perché se non lo avete fatto ve lo auguro per il 2023.

Per libertà intendo quella di pensiero, di essere ed esprimere se stessi , di dire no serenamente perché sapete che il sì sarebbe troppo comodo per il prossimo, la libertà di non esserci per chi vi ha sempre dato per scontati, la libertà di amare chi scegliete, la libertà di agire diversamente dagli altri nonostante siano i vostri colleghi, la libertà di scegliere con la propria testa, la libertà di non dare spiegazioni seguendo l’istinto, la libertà di non sentirsi in obbligo di fare un regalo a Natale , o gli auguri di buon anno a chi vi ha volutamente ignorato per tutto l’anno, la libertà di accettare un invito, di non resistere di fronte all’ignoto, di gettarsi in nuove esperienze, di chiudere per ricominciare ma soprattutto la libertà di non lasciare le cose sospese.

Ci vuole coraggio lo so ma ve lo auguro perché il nostro passaggio su questa terra è talmente fugace che l’unica consolazione è sapere che stiamo vivendo cercando di essere autentici , divenendo, ogni anno che passa, sempre più simili a noi stessi, perché quando meno ve lo aspettate il vostro io vi metterà di fronte a ciò che siete o siete stati e allora lì sarebbe devastante scoprire di aver vissuto essendo qualcun altro facendovi scorrere addosso la vita senza esserne i protagonisti e, ancora peggio, senza prendervi la responsabilità di fare luce su quel pesante miscuglio di malintesi che vi portate dietro da un anno all’altro, schiacciati da un vivere veloce che giustifica, vigliaccamente, il rimandare ad un momento futuro che non arriverà mai.

Solo se riuscite a far prevalere la vostra libertà , sarete invincibili, nulla potrà scalfire la vostra serenità e in qualunque momento dovesse concludersi il vostro passaggio terreno , sarete pronti per affrontare quello successivo senza lasciarvi dietro il fardello delle cose sospese mai chiarite.

Vi abbraccio e che il 2023 sia più leggero per tutti.

ML

Natale arriva

Questo è l’ ultimo pezzo del 2022 e quindi sono d’obbligo gli auguri di Natale e anche quelli per un 2023 felice e in salute. Te li faccio subito perché se sei qui e stai leggendo , hai fatto una scelta e per me ha un valore importante. Oggi non legge più nessuno, guardano solo le figure….Quindi tu che leggi il mio blog sei speciale e ti meriti tutti miei più sinceri auguri.

Detto questo, non mi piace il “dover” fare gli auguri per forza e tanto meno il riceverli da chi per 364 giorni l’anno non si fa mai sentire. Meglio stare zitto e buono per tutti i 365 che sarebbe più logico e meno ipocrita.

Quindi l’ augurio che ti faccio è di avere nel 2023 dei rapporti umani veri e a Natale di ricevere una telefonata da chi magari ti ha fatto durante l’anno anche gli auguri di compleanno, o che ogni tanto si fa sentire per chiederti come stai, come stanno i tuoi figli o che ti invita fuori, o che magari vai a trovare tu senza che invece gli auguri ti arrivino con un whatsapp preconfezionato con due renne e babbo natale sulla slitta.

I rapporti umani che si erano già ridotti con l’evoluzione digitale e il diffondersi dei social, con la pandemia sono stati annientati , è stato come dargli la botta finale e chi già si nascondeva dietro lo schermo si è definitivamente nascosto dietro le mascherine. Personalmente ho perso i contatti con alcuni ma ho scoperto la stima di nuove persone che non mi sarei mai aspettata, l’importante è essere in movimento, chi si ferma sta fermo.

Allora buone feste e magari ci vediamo al Lab che fino al 23 dicembre è sempre aperto, per sicurezza chiama prima di passare…. sono sempre in movimento !

ML

Se non sei ad Arezzo le Lalla’s le trovi qui http://shop.lallasdesign.com

Il senso dietro Lalla’s

Come già pubblicato nelle storie su Instagram dell’ultima settimana, vorrei ringraziare tutti coloro che seguono Lalla’s da poco. Oggi i followers sono diventati cruciali un po’ per tutti e senza dubbio lo sono per chi come me crea oggetti da indossare e ha instagram come vetrina . Chi fa questo lavoro sa bene che ogni giorno riceviamo offerte da ogni dove per aumentare a pagamento il numero dei seguaci. A me non interessa il numero però e questo non pare lo abbiano capito. Mi interessa invece che si capisca la storia che racconto attraverso Lalla’s e mi interessa che anche un solo nuovo follower sia una persona veramente incuriosita da ciò che creo e comunico. Io creo bellezza da indossare e credo che anche tramite gli oggetti si possa comunicare chi siamo e in cosa crediamo. Come sempre nella vita , si tratta di fare delle scelte, anche quando ci vestiamo. Allora voglio spiegare, a voi che siete qui da poco, il senso che sta alla base di Lallasdesign. Le mie creazioni sono gioielli eco-friendly dal design innovativo fatti a mano in Toscana . I materiali usati sono ricercati con attenzione da me : oro, argento, alluminio, vetro di Murano, ebano, osso, semi, pietre dure, vetro reciclato, gomma, legno, piume, feltro. Spesso rilavorati e sviluppati insieme agli artigiani italiani che collaborano con me dall’inizio di questo viaggio. L’unica costante  è  niente plastica neanche reciclata. Non sono “semplici” gioielli ma ornamenti per il corpo appartenenti alle linee Luce, Aria, Pianeti, Terra, Metallica, Spazio e Armonia che variano in sfumature, materiali o forme così come variano i gusti delle persone. I Lalla’s infatti si scelgono a seconda dello stato d’animo ed è questo il senso di scegliere Luce rispetto a Pianeti o Spazio. Pensati per chi un giorno si sente urban e sceglie Pianeti e quello dopo mette Metallica perché si sente  rock e quello dopo un po’ ethnic e si mette Terra. Per chi non si sveglia sempre con lo stesso umore e si veste secondo come si sveglia. Per chi  è  libero di scegliere senza farsi condizionare dalle imposizioni esterne della moda restando se stesso. Per chi crede nella circolarità dei materiali. Lalla’s è per chi vuole un gioiello moderno che da solo lo definisce elevando il suo stile. Ed è proprio qui la differenza tra i Lalla’s e tutto il resto, riuscire semplicemente con un pezzo ad esaltare lo stile che ognuno di voi ha già mentre restate Voi Stessi. Tutto questo nell’ottica del comprare meno e meglio, a vantaggio del nostro pianeta , del nostro armadio e del non spreco imparando a scegliere ciò che non ci annoierà mai col tempo , perché la moda passa e lo stile resta. Molti Lalla’s sono sia per Lei che per Lui, dai pendenti Terra o Metallica regolabili in lunghezza e quindi indossabili in più modi, ai variopinti gemelli in vetro di Murano adatti a definire sia camice maschili che femminili o alle maxi spille utili a tutti per fermare sciarpe e colli di giacche o solo per dare un tocco di colore ai vostri capi invernali. Le quantità sono e saranno sempre limitate per tanti motivi tra cui l’unicità spesso dei componenti ma non è certo limitata la mia creatività. Vi invito tutti al Lab di Arezzo l’8 dicembre per l’ OPEN DAY , un giorno in cui si potrà accedere senza appuntamento solo per curiosare.  Buona domenica, ci si vede su instagram o sullo shop e se siete in zona, al Lab!  ML https://www.instagram.com/lallasdesign/