IO STO A CASA CON LALLAS

25 giorni di domiciliari italiani. Come state?

Essere privati della liberta’ di andare in ogni dove, restando confinati nelle nostre case piu’ o meno grandi puo’ essere devastante psicologicamente ma non dobbiamo mollare, la soluzione e’ vivere giorno per giorno.

Ormai ci siamo dentro e l’unica cosa che possiamo fare e’ prendere il meglio perche’ solo cosi’ si ha la forza di andare avanti senza paura ma con coraggio.

Ammetto di essere finita in un letargo creativo forzato, quando creo spesso salto la fase del disegno e vado direttamente al prototipo, dall’idea alla realizzazione, se non lo faccio sto male , e’ una specie di stato di agitazione interiore che ti tormenta finche’ non vedi e tocchi con mano il prototipo. Ecco adesso questo non e’ possibile, non devo pensare, non posso progettare, non mi riesce, tanto non potro’ toccare con mano nulla. Resterebbe solo l’idea e allora mi fermo prima e la creativita’ sfocia in altre direzioni, come la scrittura, ma quella e’ un’altra storia…

Ho vissuto due settimane in tuta e piagiama , passate a cucinare, a mangiare, a inventarmi di tutto dentro casa, a giocare coi ragazzi, a scervellarmi per capire perche’ siamo messi cosi’, ad ascoltare i bollettini di guerra dei tg, a non dormire la notte o peggio a dormire svegliandomi stanchissima dopo i peggiori incubi. Mi sono resa conto di aver messo in stand-by chi ero e cio’ che avevo costruito come molti di voi la’ fuori. Vivevo dentro a un fermo immagine, ogni giorno uguale a quello prima.

Andando avanti cosi’, in che condizioni sarei arrivata alla fine della quarantena? allora ho capito che dovevo prendere il meglio e darmi un’aggiustatina. Non avrei cambiato la vita di chi stava soffrendo ma una mamma positiva fa star bene i propri figli. Ho deciso di pensare meno e ricominciare a scrivere dato che ho piu’ tempo, di andare su fb solo a tarda sera, di guardare zero tg ma solo film, magari in inglese, di fare ginnastica tutte le mattine, di ascoltare la musica di Ludovico Einaudi, di far sparire la ricrescita bianca, di togliermi il pigiama e di mettere il mascara tutte le mattine. Poi ho messo la mia girocollo Pianeti preferita e ho chiesto a mia figlia di scattarmi una foto, quella qui sotto. La fase zombie finiva li’.

Non dimenticando chi soffre in questo momento, mi rivolgo qui a chi mi segue e che ha un pezzo Lalla’s nel cassetto, tiratelo fuori e indossatelo ! Basta giornate in pigiama, capelli in disordine, visi pallidi e barbe arruffate! State comodi ma chic!

Partecipate a #IOSTOACASACONLALLAS mandandomi una foto di voi a casa, oppure pubblicatela taggando @lallasdesign , quelle che ricevero’, le pubblichero’ una al giorno fino alla fine di questa quarantena.

Cosi’ avrete raggiunto due obiettivi, il primo sara’per voi stessi, dimostrando che trascurarsi e’ sbagliato soprattutto in questo brutto momento . Poi vedervi belli vi fara’ sentire bene e la vostra salute ne avra’ tutti i vantaggi alzando le famose difese immunitarie !

Il secondo sara’ quello di avermi aiutato a tenere vivo l’interesse per cio’ che ho creato in questi anni, rinforzando i messaggi positivi dietro al brand, messaggi da sempre legati all’importanza di tenere in vita l’artigianato italiano, di capire che basta poco a fare la differenza, di creare pezzi eco-friendly, di reciclare e non inquinare, di scegliere cio’ che indossiamo perche’ ci piace ed e’ unico, di acquistare meno e meglio, di essere liberi di essere se stessi non necessariamente legati alle mode imposte, di amare questo pianeta perche’ al momento abbiamo solo questo .

Io, dopo il Covid19 , continuero’ nella direzione intrapresa e potro’ farlo meglio se non saro’ sola ma avro’ voi tutti con me , sempre di piu’. Per il resto STIAMO A CASA ancora un po’.

Grazie a tutti, ML

PS: Le foto stanno gia’ arrivando…una figata! guardate voi stessi sul link qui sotto.

https://www.instagram.com/lallasdesign/

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