Ho scoperto che finora ho scritto 30 articoli sul blog, non li avevo mai contati. Il primo articolo l’ho pubblicato l’1 marzo 2019, il giorno del mio compleanno per farmi un regalo.
Direte che sembra strano, che razza di regalo sarebbe iniziare a scrivere ? invece per me e’ stato uno dei regali piu’ belli che mi son fatta, perche’ scrivere e’ espressione della mia creativita’, e’ un’esigenza che non posso piu’ nascondere e mi piace, un sacco. (comunque pure la vacanza che mi regalai alle Maldive per i miei 30 non fu male!)
Oggi voglio ringraziare tutti quelli che ogni volta mi dicono di avere letto con piacere , quelli che mi dicono di non smettere di scrivere e soprattutto quelli che ogni seconda domenica del mese mi leggono per la prima volta. Grazie , aspetto i vostri commenti.
Questo 31esimo lo dedico alla creativita’ che e’ un dono di cui sono grata nonostante tutto e che mi accomuna a molti di voi. La creativita’ e’ qualcosa di innato, se ce l’hai prima o poi verra’ fuori e dovrai farci i conti.
Quindi , prima lo capisci meglio e’. Perche’ la creativita’ non puoi nasconderla, non puoi soffocarla, non puoi fermarla , non puoi ignorarla e appena ti distrai sara’ lei a prendersi il comando della tua vita in una forma delle tante in cui si manifesta e tu potrai solo lasciarti guidare o stare male se la ostacolerai.
Ma siamo sicuri che essere creativi sia un dono meraviglioso e non una maledizione? un tormento , una tortura da cui non si scappa che ci insegue ovunque e che ci rende inquieti, pieni di domande e dubbi senza fine?
Tanto per cominciare e’ qualcosa di cui essere consapevoli per non essere fraintesi quando ci si relaziona col prossimo visto che la frase tipica di chi vive con un creativo e’ “non gli si sta dietro!” . E’ vero, siamo dei tornado. Pertanto la creativita’ puo’ esser un problema quando ci si relaziona con il mondo esterno, del quale il 90% delle volte non ce ne frega nulla rischiando di passare per snob, mentre siamo solo nel nostro mondo lontano dalla vita quotidiana ma con le antenne sempre dritte.
Il problema del cervello creativo e’ l’incapacita’ di fermare la mente a causa di una insaziabile curiosita’ che porta a nuove idee per migliorare le cose. E’ una specie di tormento continuo per cui ci ritroviamo a inventarne di nuove nonostante le vecchie non siano ultimate e la cosa buffa e’ che se non ti occupi subito anche dell’ultima trovata diventi nervoso. Ecco questa e’ una sorta di maledizione e devi imparare a darti tempo o impazzisci.
Eppoi c’e’ il bisogno di solitudine, non sei mai veramente felice se non quando sei tu e il tuo io magari in mezzo a un bosco dove chiudendo gli occhi senti il tuo respiro seguire il ritmo del vento tra le foglie e diventi un fiore , un albero, una parte del tutto e allora raggiungi la pace, la tranquillita’ che ti servono per alimentare il tuo animo creativo.
Nel campo del lavoro, inseguiamo le passioni a svantaggio della carriera, se non proviamo passione, stimolati da cio’ che si fa, spesso molliamo la routine per orientarci verso strade nuove e sconosciute che il nostro istinto ci dice di seguire, nonostante i rischi che per noi non hanno mai importanza.
Infine la sensibilita’ ci aiuta nella creazione ma e’ spesso fonte di grandi sofferenze che potrebbero essere evitate se fossimo piu’ di testa che di pancia, ma non saremmo creativi allora, saremmo ragionieri . (e probabilmente vivremmo molto meglio).
Detto tutto cio’ , nessuno puo’ sfuggire da cio’ che e’ e tanto meno io dal mio pensiero divergente. Posso solo arrendermi alla realta’ , consapevole che creare non vuol dire arrivare ma ripartire ogni volta da dove sei arrivato e se nel viaggio si riesce ad essere soddisfatti delle tappe raggiunte senza prendersi troppo sul serio e divertendosi, beh e’ il massimo no ?
Buona seconda domenica di Ottobre. Ci vediamo il prossimo mese e nel frattempo su instagram “Lallasdesign”. https://www.instagram.com/lallasdesign/
MLL

PS : in Toscana fa ancora caldino speriamo duri finche’ “quelli la’ fuori” capiscono che vogliamo la pace e il termosifone.